Epilazione e corso di cucina

Sveglia con leggeri postumi da sbronza, il vino era buono, mi sa che è sola la stanchezza di questi ultimi giorni. Preparazione e trucco, lavoro 40 minuti e poi vado a fare l’epilazione. Oggi ho il petto, spalle, schiena e ascelle.
Arrivo in zona parcheggio sicuro, dieci minuti a piedi dal centro, ma due stronze mi rubano gli ultimi due posti. Le emozioni di Iula un pochino si fanno sentire. Parcheggio poco più lontano tanto oggi non piove.
Solita seduta di un’ora con chiacchiere con Valentina. Lei vuol fare un corso di ‘pole dance‘, ma ha una qualche timore su chi troverà al corso. Io la incito a farlo comunque e ignorare il mondo, come sta facendo Iula, se qualcosa ti piace devi farlo. Ho anche avuto un pensierino di farlo insieme a lei, ma la mia lombalgia non sarebbe d’accordo.
Anche questa seduta è rilassante, ma direi che è una sdraiata visto che me ne resto un’ora nel lettino con i copri occhi, per via della luce pulsata del laser.
A metà la chiama una cliente e lei mi racconta una cosa incredibile, questa signora si è fatta fare un tatuaggio vicino alla vagina! Poi un’altra vuole prenotare per eliminare le sopracciglia…c’è davvero di tutto in giro.

A fine seduta mi mostra le cose di Kiko che devo comprare, barattolino per eye-liner usato anche per le sopracciglia con pennello dedicato, ed eye-liner con punta super preciso. Che comprerò una volta uscita dal negozio perché Kiko sta di fronte.
Torno alla macchina. Oggi sono Iula al 100%, mi sento sempre più sicura di me e del mio aspetto. Non ho esitato un attimo ad entrare nel negozio Kiko e comprare. Anche la voce femminile mi sembra più in tema, anche se ancora anni luce lontana da come la vorrei.
Il passo della camminata è deciso e femminile.

A casa lavoro fino alla sera, dove torno Gerardo per andare al corso di cucina. Non sono ancora pronta per stare in una stanza piccola con 22 persone a cucinare e soprattutto a parlare. Il problema è la voce…lì comunque c’è una ragazza che è più alta di me ed essendo alta al principio penso possa essere una transgender, ma guardando le mani piccole non ne ho la certezza. I suoi modi sono femminili.
Al principio della serata, mentre attendiamo che arrivino tutto, mi ritrovo con 5 donne che parlano, ma non mi viene voglia di tentare di inserirmi dei loro discorsi. Quando si inizia a cucinare dieci minuti dopo mi passa questa non voglia di parlare e mi diverto come ‘al solito’.

Termino la cena con il Gaviscon, saluti a tutti e torno a casa facendo i soliti esercizi vocali. Questa serata ero Iula travestita da Gerardo, almeno mi sentivo tale.
Vedendo il giorno dopo alcune foto postate sul gruppo, vedo che al momento non sono né carne né pesce, cioè poco maschile e non abbastanza femminile. Proprio in transizione.