Indosso gonna al ginocchio e gli stivaletti alti nuovi, era una vita che desideravo indossarli. Vado dalla panettiera che mi tratta da signora e mi consiglia un paio di prodotti, nelle mie risposte la mia voce mi sembra più femminile. Quindi dalla fruttivendola che ha un problema di stampante e mi chiede aiuto. Nell’angolino dove è il computer entro con difficoltà, specie con il tacco alto.
In quell’attimo l’esperto Gerardo quasi prende il sopravvento, dovrò ricordarmelo in futuro. Sembra cha Windows, al solito, ha dimenticato il driver e quindi non vede la stampante. Non volendo perdere un’ora per una cosa di cui non sento la mancanza (di avere a che fare con Windows) le dico che deve sentire quello dell’assistenza (che arriverà più tardi re-installando il driver).
In mattinata con Mario ci siamo messaggiati perché sul telefono nell’ app ho creato in rubrica la scheda di Iula con tanto di fotografie, quindi il riconoscimento facciale ha cercato Iula nelle fotografie. La cosa pazzesca è pensa che Gerardo e Iula siano due persone diverse, non ha sbagliato un abbinamento. Mario mi suggerisce di guardare in Photoshop foto di Gerardo e Iula per capire cosa imbroglia il software di riconoscimento.
Più tardi mi rendo conto che se un giorno comprerò l’iPhone con il riconoscimento facciale dovrò avere due volti da fargli conoscere altrimenti non avrò accesso con una delle due identità!
Nota della me futura: per l’iPhone con riconoscimento facciale con laser a 1200 punti sono sempre la stessa persona.
Lavoro un paio d’ore poco concentrata, quindi prima di mezzogiorno vado a fare l’epilazione. Mi spoglio e rimango in mutante perché dovrei fare spalle e gambe, invece sembra che devo fare solo le gambe. Ne approfitto per aggiungere all’epilazione i polpacci e piedi, visto che qualche pelucchio è spuntato (per invidia?).
Tutto il lavoro richiede 75 minuti di tempo dove rimango sul lettino chiacchierando con le due ragazze che a turno mi depilano e mettono la crema massaggiando con cura.
Da quando c’è Iula ho dei contatti fisici con delle femmine, anche qui siccome non c’è del romanticismo tra noi non provo nessuna eccitazione sessuale. In questo caso solo un rilassamento, come se fossi andata in una SPA.
Mi fanno i complimenti per l’abbronzatura (vecchia di 4 mesi), le “splendide gambe” e i polpacci ben torniti.
Una delle due mi dice che devo fare uno scrub anche ai polpacci e caviglie perché sono ‘rovinate’ e devo tenerle meglio mettendo anche qualche crema. Tra i discorsi, notano che la mia voce è più pulita e femminile, poi parlo della parrucca per lo spettacolo e che devo trovarne una più ‘vaporosa‘, mi dicono che una Trans le ha portate dai parrucchieri cinesi che per poco prezzo gliele hanno ‘pettinate’ e laccate nella nuova forma. Dopo l’epilazione le faccio vedere il book e mi dice “Ma questa sei davvero tu?
“.
Sono davvero un camaleonte.
Mi dicono che è un piacere parlare con me perché con molte clienti non c’è dialogo e con alcuni silenzio per un’ora durante l’epilazione. Ma che donne boriose ci sono in giro?
Alla fine programmiamo la prossima date e verifichiamo alcune cose. Scopro che la spesona del mese scorso era per comprare un certo numero di pacchetti 3×2 e non un pacchetto da 15 con una sola gratis. Grande! Ringrazio sentitamente. Spostiamo a venerdì 27 la prossima epilazione perché ci sarà il ‘Black friday‘ e quindi con sconti vari per comprare le sedute da continuare. Scopro anche che hanno il programma “porta un amica” dove si ottengono sedute gratuite se l’amica fa il trattamento, anche in negozi diversi della stessa catena!
Torno a casa per pranzo, in ritardissimo, mangio qualcosa di leggero e poi al lavoro fino alle diciotto. Torno dalla fruttivendola perché stamattina non mi hanno dato i Kiwi e pensavo di averli presi. Aspetto che una cliente esca e poi le accenno che nel weekend ero andata dai miei genitori. Parliamo un poco e lei mi dice che comme mamma capisce il comportamento della mia e che per il papà sarà difficile accettare la cosa in pieno. Con gli uomini è sempre più complicato. Parlare per una decina di minuti mi ha fatto bene perché fino ad ora mi ero sfogata solo per iscritto.
La sera torno Gerardo per andare al corso di cucina. Iula non è ancora pronta per una serata in un locale stretto, a ‘sporcarsi le mani’ non toccandosi i capelli lunghi e parlare con varie persone. Una cucina non è ancora un posto da visitare travestita, poi la mia voce non è all’altezza di discorsi lunghi. Serata bella con tante persone nuove, quasi tutte donne, mangiato benissimo in quantità e digerito bene (a parte l’assaggio finale dello spumante per un compleanno). C’era anche Giovanna, quella del trekking e del Cammino di Santiago che mi ha ringraziato di averle dato il link del gruppo e che si è divertita tantissimo, anche se è stata un pò imbranata nel taglio al coltello. Le ho detto che ho in mente per fine anno di fare un Trek in Puglia con Trekking Italia e mi ha detto di avvisarla se vado che magari viene anche lei.
Tutta la sera l’ho anche passata a osservare le donne muoversi, parlare, mangiare e stare ferme per copiare le cose che più sento mie a riguardo la femminilità.