Giornata strana, molto strana, deve essere il meteo con una pioggia forte e incessante. Al mattino ho messaggiato parecchio, poi mi sono truccata e il make-up non è venuto molto bene ho messo le sopracciglia troppo alte, sbagliato l’eye liner. Un disastro, sono riuscita a correggere un pò senza rifare tutto e sono andata a fare la spesa al supermercato.
Già scendendo le scale mi sentivo poco a mio agio, in auto anche peggio. Gerardo ha preso ilo controllo, ma non del tutto come l’altra volta. Per cui sono riuscita ad avere movenze femminili, ma non mi sentivo del tutto a mio agio. Per fortuna con la parrucca nuova sembro molto femminile anche se il resto è un mezzo disastro.
Tornata a casa ho mangiato una zuppa, ho dormicchiato una mezz’ora e guardato la gara delle moto. Un senso di rincoglionimento per metà pomeriggio. Provo a fare qualche schizzo di Paprika con il tablet, ma sembra che abbia dimenticato di saper disegnare. Oggi proprio non va. Allora allestisco il set fotografico e provo le cose consigliate da Katarina. Copio le foto nel computer, che continua a darmi problemi nel copiarle, pessima giornata davvero! Guardo gli scatti e non vedo Iula e neppure Paprika, è Gerardo travestito.
Non so come ma si vede!

Faccio una selezione di scatti e impagino un PDF da mandare a Katarina.
L’idea di uscire per andare da qualche parte è pessima, in questo stato ibrido, che nemmeno il trucco riesce a sistemare. Per cui serata in casa e mi guarderò un film, magari quello di informatica che mi ha girato il capo, visto che oggi sono più Gerardo che Iula.

Ciao Katarina,
ho fatto alcune prove costume seguendo alcune delle tue indicazioni.Ti allego un PDF con il meglio delle prove.
- Per la coda/stola mi sembra ok e ci posso giocare a fare lo scialle, la stola, la coda, etc.
- Per la parrucca direi che va bene nera, una mia amica ha suggerito una ciocca colorata (rossa?). Ho simulato in photoshop.
- Vestito, al momento non ho un vestito con scollo a V per cui nel test ho messo camicetta+gonna.
- Se ho le spalle non coperte sembro più con una sottoveste che con un vestito. Magari coprirle con un Bolero rosso oppure di che colore?
- Scarpe, sul palco ho fatto alcune prove di camminata (ed è in leggera discesa), con le scarpe tacco spillo a rete rischio di rompermi una caviglia, con gli stivaletti tacco spillo quasi, per cui sono orientata su un tacco più solido. Se secondo te lo stivaletto è quello più adatto ne compro uno con un tacco quadrato (che comunque mi serve)
- curiosità: anni fa ho acquistato le scarpe con il tacco senza il tacco, ma sembrano più per un’animale tipo cerbiatto
- Gioielli, ho fatto qualche prova con una collana rossa, una bianca ed usate come bracciale. Non mi convincono. Meglio senza collana, per i bracciali hai qualche idea?
- Gambe, le mie amiche dicono tutte che ho delle ‘splendide‘ gambe per cui collant chiaro velato? Oppure bianco trasparente? Magari esiste qualcosa che luccica e ha brillantini?
- Unghie, direi rosse. Secondo te meglio che metto quelle finte? (tanto lo spettacolo è due giorni di fila)
- Trucco vedremo al corso come rendere al meglio “questa bella e stronza”
- Infine…nell’ultima pagina un divertente fotomontaggio della Diva che si specchia e vede una versione di se stessa ‘diversa’. Incredibile come pochi elementi che cambiano come una parrucca e l’espressione del volto mi facciano sembrare due persone diverse.
Attendo i tuoi preziosi consigli.
PS: per tutti i miei nomi non preoccuparti…é abbastanza normale, sono una transgender da 6 settimane…e quindi donna nei weekend (fino a primavera dove spero di diventarlo a tempo pieno). Mi hai vista in versione Lei perché avevo preso un giorno di ferie, mentre di solito vado al corso dopo il lavoro e quindi come maschietto.

Prima crisi ?
Questo l’ho scritto giusto in serata pochi minuti dopo che ho realizzato la cosa con il ricordo ancora vivo e le lacrime negli occhi.
Mi chiedevo quando sarebbe arrivato il calo emozionale, la consapevolezza di quello che sto facendo davvero. È accaduto oggi.
Sembrava una cosa negativa che Gerardo oggi abbia preso il controllo…addirittura si vede nelle foto che ho fatto. Invece mi sono resa conto, dopo che si è struccato, ha cenato e guardato due episodi di una serie TV su delle amiche in carriera, storia strappalacrime…eh si abbiamo pianto molto al termine e sentito un’emozione al cuore che Gerardo cercava spesso di evitate non guardando certe storie. Ho realizzato che non ci siamo salutati e neppure detto addio. Iula un bel giorno ha preso il sopravvento della vita, volendo poi integrate a forza il meglio di Gerardo.
In realtà siamo 3.
C’è il Dino, quello bravo sul lavoro e che organizza le cose con gli amici. Dino che ha vissuto intensamente fino a 10 anni fa e poi ha mollato il colpo richiedendosi in se stesso.
Gerardo che è nato 2 anni fa, solo il mio amico Graziano mi chiamava così. Gerardo che ha cambiato lavoro, che si è iscritto ad un’agenzia matrimoniale, che ha scoperto i meetup e i trekking, che ha conosciuto una valanga di persone in maniera più intima, ma mai così intima come avrebbe voluto. Che ha fatto il corso di teatro senza mai sentire davvero le emozioni finché non ha fatto lo spettacolo; che continuava cocciutamente ad andare avanti e che ha tantissime amiche che adora.
Infine Iula rinata dai resti di Dino, dando forma alle cose nascoste e segrete, i desideri, la voglia di sperimentare emozioni, di avere amici, di danzare, di vedere cosa c’è fuori.
Ho sentito la necessità di scriverlo e piango, non so bene se è per un funerale oppure per una nascita. Il cambiamento è sempre una forza positiva anche se può fare male. Grazie a tutti e due, non cercherò di integrarvi a me, ma vi conserverò gelosamente nel mio cuore anche per le cose meno belle.
Piango per me di gioia e tristezza allo stesso tempo, non so perché ma se lo scrivo mi sembra importante perché non possiamo parlarci. Scrivo per non dimenticare perché mi sono appena ricordata che una cosa simile l’avevo già fatta intorno ai vent’anni quando ho chiuso la parte di me giovane e piena di sogni che non si potevano realizzare e sono diventata un’altra persona più pratica, ma meno emozionale e ho perso una parte importante di me che non ricordo appieno. Simbolicamente l’avevo affidata a un giovane albero in un parco. Quel parco che dopo pochi anni è stato rimosso per far passare una strada. Ironica la vita.
Stavolta non voglio dimenticarmi di me stessa per proseguire il cammino. Buona vita Iula e tieniti sempre da conto Dino e Gerardo.